Le parole nel vento. Stampa e radio raccontano la strage del 2 agosto
La TRAMA
Un’analisi puntuale ed inedita di come la tremenda notizia della strage alla Stazione centrale di Bologna sia stata raccontata dai mezzi di comunicazione di massa nei momenti immediatamente successivi allo scoppio della bomba. Crea una certa suggestione rileggere e quasi risentire le parole dei giornalisti che nella concitazione delle edizioni straordinarie cercano le frasi adatte per descrivere una situazione in realtà quasi indescrivibile, utilizzando per questo termini come inferno, catastrofe, tragedia. In una società in cui i mezzi di comunicazione non erano sviluppati quanto oggi, fu la radio che permise una prima e veloce diffusione dell’informazione sul territorio nazionale. Chi era in vacanza, al mare sulla spiaggia o in montagna, ancor prima di accendere il televisore, fu raggiunto dalla notizia proprio attraverso le voci dei giornalisti dei Gr nazionali.
Non mancarono poi, fin dalle prime concitate ore (l’edizione straordinaria va in onda circa un’ora dopo la strage), i tentativi di capire cosa fosse avvenuto. Inizialmente si fece spazio l’ipotesi dello scoppio di una caldaia, ma a questa si affiancò subito quella dell’attentato di marca neofascista collegato, in un qualche modo, con l’anniversario della strage dell’Italicus.
Molto interessante è poi il confronto che viene fatto fra le testate giornalistiche e le reazioni politiche. Molti giornali uscirono in edizione straordinaria, altri dedicarono gran parte delle edizioni del 3 e 4 agosto alla strage, raccogliendo testimonianze, pubblicando elenchi delle vittime svolgendo in tal modo un lavoro di informazione e al tempo stesso di ‘servizio’. Uno dei giornali locali più diffusi, Il Resto del Carlino, lanciò ad esempio una sottoscrizione in favore delle vittime e il fondo raccolto si rivelò determinante per l’aiuto alle vittime, nell’immediato e soprattutto nei momenti e negli anni successivi all’evento.
Elemento che accompagna e accomuna tutte le cronache riportate dagli organi di informazione è, oltre alla commossa presenza del presidente Pertini, il rilievo dato al tremendo lavoro che svolsero i soccorritori, spesso volontari, e la reazione di grande dignità che la città intera oppose all’offesa.
Nonostante siano stati scritti molti testi sulla strage del 2 Agosto 1980, questo volume affronta l’argomento con un taglio del tutto originale.
Non mancarono poi, fin dalle prime concitate ore (l’edizione straordinaria va in onda circa un’ora dopo la strage), i tentativi di capire cosa fosse avvenuto. Inizialmente si fece spazio l’ipotesi dello scoppio di una caldaia, ma a questa si affiancò subito quella dell’attentato di marca neofascista collegato, in un qualche modo, con l’anniversario della strage dell’Italicus.
Molto interessante è poi il confronto che viene fatto fra le testate giornalistiche e le reazioni politiche. Molti giornali uscirono in edizione straordinaria, altri dedicarono gran parte delle edizioni del 3 e 4 agosto alla strage, raccogliendo testimonianze, pubblicando elenchi delle vittime svolgendo in tal modo un lavoro di informazione e al tempo stesso di ‘servizio’. Uno dei giornali locali più diffusi, Il Resto del Carlino, lanciò ad esempio una sottoscrizione in favore delle vittime e il fondo raccolto si rivelò determinante per l’aiuto alle vittime, nell’immediato e soprattutto nei momenti e negli anni successivi all’evento.
Elemento che accompagna e accomuna tutte le cronache riportate dagli organi di informazione è, oltre alla commossa presenza del presidente Pertini, il rilievo dato al tremendo lavoro che svolsero i soccorritori, spesso volontari, e la reazione di grande dignità che la città intera oppose all’offesa.
Nonostante siano stati scritti molti testi sulla strage del 2 Agosto 1980, questo volume affronta l’argomento con un taglio del tutto originale.
Caratteristiche TECNICHE
ISBN: | 978-88-7381-159-0 |
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Illustrazioni: | 30 B/N |
Data di uscita: | Luglio 2006 |
Formato: | 17 x 24 cm |
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Pagine: | 96 + Copertina in brossura |
Lingua: | Italiano |